17/04/11

Where amazing happens/1

Ok, sono iniziati i playoff NBA. Provato a vedere le partite del primo giorno, esclusa Dallas che cominciava a giocare a un'ora improponibile della notte (a proposito, ringraziamo in coro rojadirecta perchè esiste e la Tiscali per la pessima connessione che fornisce): di 4 favorite, 3 hanno vinto in rimonta soffrendo tantissimo (soprattutto Chicago ha fatto una fatica bestia, dimostrando tutta l'inesperienza di una squadra veramente giovane e fino all'anno scorso perdente), la quarta (Orlando) ha addirittura perso in casa nonostante un Howard devastante ma che non ha saputo trascinare il resto della squadra. E qui vorrei sottolineare una cosa: se in una squadra ci si affida a una superstar senza però dare alcuna responsabilità al supporting cast, succede che quando l'avversario accetta di subire 46 punti dalla stella ma non raddoppia nè utilizza accorgimenti speciali per fermarla, gli altri giocatori dimostrano la propria "normalità" se non la propria "mediocrità" (vedi per esempio Turkoglu, che evidentemente se fa bene solo a Orlando dipende dagli spazi che Howard gli libera). Detto questo, fin'ora di "amazing" ho visto ben poco (se non l'esultanza di Hansborough dopo il canestro+fallo del +10 Pacers nell'ultimo quarto), però spero che le cose migliorino con l'apporto dell'Ovest.

P.S: non c'entra niente, ma vedento la puntata 1 di Sherlock (bellissima miniserie di 3 puntate, si prepara la seconda stagione, non vedo l'ora) ho trovato la prima risposta alla questione sul senso del blog: come diario giornaliero per persone in terapia psicanalitica da stress post-traumatico. Solo che non è il mio caso.

2 commenti:

  1. se ci tieni, ti procuro io un bel trauma, e il problema è risolto XD

    laSista

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  2. no grazie lasò, a parte che non sei buona, ma cmq troverò una risposta alternativa

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