19/06/11

No Comment

Ok, non ci sono molte parole da spendere. Quindi cito la Gazzetta dello Sport:

" La Montepaschi ha battuto 63-61 la Bennet Cantù in gara-5 e, chiudendo i conti sul 4-1, si è confermata campione d’Italia. Cinque scudetti consecutivi, tre Grandi Slam italiani consecutivi, dieci trofei consecutivi all’interno dei patri confini e quest’anno anche un posto alle Final Four di Eurolega: se una striscia simile di tricolori l’aveva ottenuta solo la Borletti Milano tra il 1950 e il 1954, un dominio così prolungato e marcato sulla pallacanestro nazionale è senza paragoni e consegna ulteriormente il gruppo di Simone Pianigiani alla storia del nostro basket"

Che altro si può dire? Che vorrei chiamarmi Stonerook, a parte quello niente.

L'estate si preannuncia foriera di cambiamenti personali (anche se probabilmente traumatici). Chi vivrà vedrà (per speculum et in aenigmate...)

13/06/11

Where amazing happens: Finale

Ok, le Finali NBA 2011 sono finite da 2 minuti (sto ancora sentendo le interviste post-partita), ed è ufficiale: i Dallas Mavericks, assolutamente al di fuori di ogni previsione della vigilia, sono i nuovi campioni NBA. Partita molto intensa, con anche un accenno di rissa nel secondo quarto, questa gara 6 a Miami, conclusa con il pubblico di casa incredulo. Ancora una volta "King James" è letteralmente scomparso (ha iniziato con 4su4, ma poi praticamente più niente, ha chiuso con 21 punti ma 6 TO e un +/- di -24), questa volta ha ceduto anche Wade (6su16, 17 punti e 5TO), Bosh sufficiente ma non un sostituto leader.
Dall'altra parte, Terry ha fatto quel che voleva per 3 quarti, poi è venuto fuori Nowitzki (che ha chiuso a 1-12 a metà gara, ma poi ha fatto 8-15 nel secondo tempo con 10-12 punti nell'ultimo quarto), ma hanno giocato tutti alla grande (Marion, Kidd, Barea, Chandler, persino Mahinmi ha segnato un paio di canestri fondamentali). Sono soprattutto felice per tutta una serie di campioni in questa squadra che rischiavano di finire la carriera senza un titolo (DiskoDirk e Jasone su tutti).
La gara è stata molto tesa, con anche un accenno di rissa (il solito DeShaun Stevenson c'era dentro, con Haslem e Chalmers), ma alla fine anche molto bella ed emozionante.
Ora la stagione NBA è finita (cacchio, su cosa criverò d'ora in poi?), il basket però va avanti (finali scudetto, Siena avanti su Cantù, e poi gli Europei)... Speriamo di vedere un altro po' di AMAZING

07/06/11

Nuova lunga assenza, questa volta senza motivazioni "tecniche", conclusa da questo post. Se questo è l'andazzo leggerete (o forse no, chissene) il prossimo tra qualche mese (se mai ci sarà). Il mondo è andato avanti, la mia preparazione al prossimo esame anche (anche se ho l'impressione che il rateo di avanzamento sia stato diverso), ma non è di questo che voglio parlare. I Playoff sono quasi alla fine, in finale ci sono andate Mavs e (purtroppo, devo ammetterlo) Miami, che in questo momento è in testa 2-1. Ma nemmeno di questo voglio parlare.
Voglio raccontare una sensazione. Domenica sera sono andato a farmi una birra con mia sorella (si festeggiava il suo compleanno, ha offerto lei). Tornati a casa, col cervello leggermente nella bambagia per via dell'ottimo litro di birra scura che mi sono bevuto, mi sono seduto in poltrona in soggiorno per leggere un po'. Subito, il mio olfatto (unico senso perfettamente funzionante nell'occasione, evidentemente) è stato assalito dall'odore del pallone da basket che era lì, appoggiato tristemente nell'attesa di essere usato, sulla poltrona affianco alla mia. E' stato come un fulmine a ciel sereno. Quell'odore mi ha riportato alla mente anni e anni di allenamenti e partite tra palazzetto, tensostatico e campetti. Quell'odore così inconfondibile mi ha riempito e dato una sensazione al tempo stesso di malinconia, ma anche di serenità (ammetto non senza vergogna di aver dato un paio di "sniffate" al pallone, perchè mi pervadesse ancora di più).  Mi è venuto in mente che forse, della mia attività sportiva, più che il gioco in sè o la forma fisica o i compagni (tutte cose che comunque adoro) quello che mi manca di più sono proprio le sensazioni: l'odore del pallone, il rumore delle scarpe di gomma sul parquet a ogni cambio di direzione, il contatto del pallone ruvido con i polpastrelli....
So che qui ci starebbe benissimo una bella riflessione pseudo-filosofica, ma non ce ne sarà. Perchè rovinare la bellezza di quel momento ruminandoci su allegre stronzate? Quindi chiudo, all prossima (forse, forse no, è sempre più evidente come io non sia proprio tipo da blog) trasmissione.